lunedì 10 settembre 2012

CARO SCRITTORE, DATTI AL BLOG!


E-scouting e potenzialità commerciali dei blogger. Come selezionare i romanzieri di successo? Dai blog! Come promuovere i libri? Sempre attraverso i blog!
L’editoria pesca autori emergenti dai successi di internet, così risparmia tempo e fatica.


Il blog ci permette di gridare al mondo “ehi, ci sono anch’io, con il mio stile, le mie ossessioni, la mia diversità”. Pagando il semplice prezzo della connessione, il blogger accede alla rete, si può confrontare con gli altri utenti e diventare finalmente “produttore di senso”.
L’editoria ha guardato da subito ai blogger, alle loro capacità affabulatorie e al loro potere di incantare una vasta platea. Tra i primi blog italiani baciati dal successo, c'è quello di una sensuale e sempre arguta Selvaggia Lucarelli, che nel suo diario www.selvaggialucarelli.it parla di eventi dello spettacolo a cui partecipa e appunta i suoi pensieri al vetriolo sullo show-biz.
Nel 2004 il boom di accessi al suo blog le è valso, oltre che ospitate tv e collaborazioni a quotidiani, anche la pubblicazione del libro Mantienimi. Aiutami a preservare la mia moralità con i tipi della Mondadori.  
I Wu Ming (mi perdoneranno l’accostamento con la Lucarelli) sono gli scrittori italiani che meglio utilizzano la comunicazione telematica. Collaborano con la webzine www.carmillaonline.com (nel 2007 242.00 contatti a settimana) e danno vita a tutta una serie di iniziative sul web, che offrono risonanza alla loro politica anti-copyright, al loro originale approccio alla scrittura e a romanzi storici di grande caratura. Nell’estate 2008 mettono in rete il memorandum New Italian Epic, saggio sulle nuove tendenze della letteratura, scaricato da migliaia di utenti e successivamente stampato da Einaudi.
Davvero bello e controcorrente anche il blog di Al Custerlina www.custerlina.blog.it dove il talentuoso autore di memorabili e anarchici noir ci informa che "il blog che state leggendo fa parte della mia attività di scrittore (che non vuol dire solo scrivere romanzi) e che il suo scopo non è aumentare la mia fama, ma offrire al mondo ciò che ho da offrire". Come a dire, scrivere post illuminanti fa parte anche del mio essere scrittore a trecentosessanta gradi.
Tornando invece alle scoperte della rete, per citare solo i casi più eclatanti, come non dimenticare la simpatica e introversa curatrice del blog Underbreath (oggi passata al suo nome di battesimo margheritaferrari.com) che nel 2005 l’Einaudi recluta per il cult Guide pratiche per adolescenti introversi comparso nella prestigiosa collana Stile Libero?


Sarà stato anche l’effetto lungo del successo di Cento colpi di spazzola, ma Newton Compton ha pensato di scovare la nuova Melissa P. nella blogosfera e l'ha trovata nella 14enne Veronica Q., autrice di Vietato ai minori, 240 pagine di confessioni di una ragazzina che vorrebbe vivere al massimo con tutta l’incoscienza della sua età.

E assai recente è l’esempio di Alessandro Michetti, in rete più noto come Insy Loan (www.trps1.blogspot.com). Sui suoi post Michetti non si prende mai troppo sul serio e mostra una scrittura brillante e sincera. Come dice lo stesso autore “il blog è iniziato a girare in certi ambienti editoriali e da lì la proposta di pubblicare un libro che però non fosse mera propaggine dei miei post ma che ne conservasse tuttavia l’ironia”. Dal contatto con la Rizzoli è nato dunque Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà.

I blog tendono ad assumere una identità settaria: riuniscono lettori attorno a interessi comuni, a parole chiave, ma anche ad una sensibilità e ad una coscienza condivisa. Rappresentano lo spirito di una comunità para-tribale. “Se il blogger ha i miei interessi, se mi fa capire qualcosa di un certo settore, se dice le stesse cose che penso anch’io, allora io lo seguo”, è più o meno il ragionamento che fa il lettore. Ed ecco così che un blogger di successo può contare su un “portafoglio clienti” monetizzabile e da mettere sulla piazza. Se sei in grado di aggregare tanta gente nella rete, allora avrai altrettanto appeal in libreria...

Facendo un discorso cinico, oggi valgono di più sul mercato gli infaticabili animatori di www.speechlessmagazine.com  con i loro 70.000 contatti in pochi mesi (se un giorno costoro decidessero di pubblicare un libro, sempre che non l’abbiano già fatto), piuttosto che un oscuro e brufoloso intellettuale che magari scrive da dio ma non lo conosce nessuno.


L’elemento che sta spostando l’attenzione del mercato editoriale sui blog è soprattutto la possibilità di attingere da internet nuovi talenti senza faticare molto. Gli editor si sono detti: "basta con la noiosa lettura di manoscritti che riempiono le redazioni e ci costringono agli straordinari sfogliando polverose fotocopie". Molto più semplice per loro saccheggiare il web e scovare chi ha stoffa tra la miriade di cyber-cronisti. Le raffinate menti delle case editrici italiane stanno escludeno per ora di spulciare la classifica degli ebook (che in Italia sono uno specchio fedele delle vendite in libreria), per privilegiare la blogosfera come nuova frontiera per la selezione delle voci emergenti di domani. Con buona pace di quegli aspiranti scrittori che si ostinano a spedire i loro romanzi con il materiale cartaceo nella vana speranza di essere letti e giudicati.
Ma un blog ha davvero questo grande potere per un autore alle prime armi o per uno che voglia farsi conoscere? Beh, di certo può costituire una buona palestra per affinare le proprie doti, essere un valido strumento per esercitare la scrittura sui temi più disparati e veicolare le proprie opinioni, ed essere anche un'occasione di visibilità e (perchè no) un modo per fare marketing e aumentare il proprio bacino d’utenza. Con il tempo spazi web di vario genere si sono costruiti una solida reputazione stabilendo contatti duraturi con i propri lettori e riuscendo a comunicare contenuti efficaci. Oggi negli USA - dove internet è più diffuso - blogger come Rebecca Blood, David Winer e Doc Searls sono delle vere star. Ospiti fissi nei talk show, tengono incollati migliaia di persone a post dedicati a un banale trasloco o alla telefonata ricevuta dalla mamma e, sembrerà assurdo, ma sono in grado di influenzare i trend della politica con i loro giudizi affilati come coltelli.

Attenzione, però!...  La “vocazione alla socialità” dei blog è un’arma a doppio taglio. Ne ha fatto le spese Pulsatilla, una ragazza calabrese che grazie al successo del suo blog www.pulsatilla.org ha pubblicato il suo primo romanzo La ballata delle prugne secche per il lungimirante Castelvecchi, vendendo ben 150.000 copie. I visitatori di Pulsatilla si identificavano negli sfoghi di una ragazza intelligente ma emarginata, diventata il simbolo della loro categoria. Una volta che Pulsatilla è partita con un il tour promozionale del libro, tra una partecipazione alle Invasioni Barbariche ed un’altra a Buon Pomeriggio, come farebbe qualsiasi professionista della carta stampata (tranne i Wu Ming che, come Beppe Grillo, rifiutano di comparire in tv), i fan del blog sono insorti e hanno gridato al tradimento, perché non si riconoscevano più nell’immagine della scrittrice che cerca la fortuna commerciale togliendosi da un cono d’ombra.

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