Negli USA la tua
sceneggiatura può diventare famosa prima ancora che si trasformi in un film. Basta finire
nella Lista Nera, che annovera i migliori copioni sulla piazza. Juno, 500 Giorni insieme, Transcendence,
Saving Mr. Banks con T. Hanks e The Equalizer con D. Washington,
sono alcune delle sceneggiature della Black List, pagate fior di quattrini e
interpretate da divi d’oltre oceano, e il fatto di essere state lette dalle
persone giuste ha cambiato la vita ai loro autori.
Gli scrittori italiani che appartengono alla
WGI potranno iscrivere i loro copioni nella Lista Nera con un forte sconto. Attenzione,
però, non è tutto oro quello che luccica… Vediamo insieme quali insidie cela la
Mecca del Cinema e quali sono stati i copioni più belli del 2014.
La Black
List è un sondaggio annuale dei copioni "più amati" e non ancora
prodotti dall’industria americana. Viene pubblicato nel mese di dicembre da
Franklin Leonard, executive e dirigente di sviluppo che da un paio d’anni lavora
per la casa di produzione di Will Smith. Il sito http://www.blcklst.com afferma che questi
copioni non sono necessariamente i "migliori", piuttosto quelli che
sono "piaciuti di più" alla qualificata giuria di lettori. Durate
l’anno show-runners,
executive, produttori, dirigenti di rete e agenti, alla ricerca di storie per
il mercato internazionale, possono valutare le storie presenti nel database e
trovare il materiale adatto alle loro esigenze per opzionarlo oppure per acquistarlo.
La
Lista Nera ha dato visibilità a molti progetti che sono sbarcati sul
grande schermo, da Il Discorso del Re
a The Millionaire fino a Argo, peraltro tutti vincitori
dell'Oscar, e poi c’è stato l’interessante Stoker
di Park Chan-wook. Il caso più recente e clamoroso è quello di The Imitation Game, script-rivelazione
inserito nel 2011 nella Black List e comprato l’anno dopo dalla Weinstein
Company per una cifra da sballo allo European Film Market del Festival Internazionale
del Cinema di Berlino.
Chi si
iscrive alla Lista Nera deve depositare la sceneggiatura di un lungometraggio o
il pilota di una serie perché la sua adesione sia considerata attiva, ed il
costo del servizio è di $ 25 al mese. La lettura da parte di un editor,
servizio facoltativo, è di $ 50 per ogni 60 pagine di sceneggiatura. Queste consulenze
di lettura vengono utilizzate per raccomandare successivamente il materiale che
è stato considerato particolarmente buono. Le probabilità di essere presi in seria
considerazione e riuscire a vendere crescono se si acquista una valutazione
(“evaluation”) positiva. The Black List, infatti, è un database attivo, che legge, valuta e
promuove le “proprie” sceneggiature, grazie anche alla propria mailing list che
annovera tutto il gotha di LA.
Le migliori sceneggiature del 2013
Nel 2013 ben
290 professionisti del settore hanno contribuito a stendere una propria lista personale
(fino a 10 nomi ciascuno) di script che in qualche modo hanno letto durante
l’anno solare. E poi sono state elette le migliori 72 sceneggiature.
La
sceneggiatura più apprezzata è stata quella di Holland. Scritto da Andrew Sodroski, il film parla di una donna tradizionalista
del Midwest che sospetta che suo marito la tradisca e compie una indagine
personale. Al secondo posto, lo script di Section
6 di Aaron Berg, una indagine sui servizi segreti Britannici. Terzo posto
per Frisco, di Simon Stephenson,
incentrato sulle vicende di un pediatra allergologo che deve affrontare il
divorzio e impara una importante lezione di vita da una quindicenne malata
terminale che incontra in una conferenza a San Francisco.
Al quarto posto A Monster Calls di Patrick Ness, dove un
adolescente con una madre malata terminale e single inizia ad avere strane
visioni di un albero-mostro, che gli racconta tre storie nelle quali si celano
tre importanti verità sulla vita. Quinta posizione, infine, per The Special Program di Debora Cahn, la
storia vera di Jack Goldsmith, giovane avvocato che ha affrontato il vice
presidente Cheney e il suo potente gruppo di affiliati quando ha scoperto che
erano coinvolti in una serie di attività illegali.
Trattamento privilegiato per la WGI
La WGI, l’associazione degli sceneggiatori italiani, ha ottenuto
la possibilità di presentare a prezzo di favore nella Black List i titoli delle proprie sceneggiature in
inglese, con logline, tag, ed informazioni sui referenti del progetto. E’ un’occasione per tanti
scrittori di confrontarsi con il mercato internazionale e di entrare (perché
no?) nella WGI, usufruendo dei vantaggi che l’associazione ioffre. Su tutti i servizi a pagamento della
Lista Nera, i membri WGI usufruiscono di un 20% di sconto ed avranno un mese
gratuito di script hosting.
Le migliori sceneggiature del 2014
Nell’anno
che si è appena chiuso, l’elenco dei migliori script mai entrati in produzione è
quanto mai ricco. Quest’anno gli sceneggiatori avevano bisogno di almeno 6 voti
per comparire nella lista e sono stati ben 500 i votanti.
Il più
votato, con 61 dirigenti che si sono espressi positivamente, è un biopic su
Caterina di Russia, che potrebbe diventare un film con la bellissima Nicole
Kidman.
Catherine The Great di Kristina Lauren (51
voti)
Anderson
Sophia Augusta assume il controllo della sua vita, del suo matrimonio e del suo
regno, diventando la monarca più celebrata e amata della Russia: Caterina la
grande.
Agency:
Verve
Agents: Tanya Cohen, Bill Weinstein
Management: The Schiff Company
Manager: Michael Diamond
Producer: Atlas Entertainment
Rockingam di Adam Morrison (38 voti)
Uno sguardo
alle follie del processo contro OJ Simpson, visto attraverso gli occhi del
procuratore sportivo Mike Gilbert e del detective Mark Fuhrman.
Agency: William Morris Endeavor
Agents: Phil D’Amecourt, Solco Schuit
Management: Jeremy Platt Management
Manager: Jeremy Platt
The Swimsuit Issue di Randall Green (35 voti)
Uno
sfigatissimo studente delle superiori, che pensa di essere un fotografo, cerca
di creare uno “Swimsuit Issue” [un numero speciale di una rivista con foto di
ragazze in costume da bagno] delle sue compagne di classe, sperando di
racimolare abbastanza soldi da poter andare alla colonia estiva.
Agency: United Talent Agency
Agents: Amanda Hymson, Blair Kohan
Management: Apostle Pictures
Manager: George Heller
The Babysitter di Brian Duffield (34 voti)
Un dodicenne
solitario si innamora della sua baby-sitter, scoprendo alcune verità sulla
vita, l’amore e l’omicidio.
Agency: The Gersh Agency
Agents: Bob Hohman, Bayard Maybank
Management: Circle of Confusion
Manager: Zach Cox, Noah Rosen, David Engel
Financier: Wonderland Sound and Vision
Producer: Wonderland Sound and Vision
Rothchild di John Patton Ford (32 voti)
Un giovane solitario
e ben educato uccide, uno dopo l’altro, i membri della famiglia della madre,
sperando di ereditare l’enorme ricchezza della famiglia.
Agency: United Talent Agency
Agents: Jenny Maryasis, Steve Rabineau
Management: Black Box Management
Manager: Mike Dill, Lowell Shapiro
Financier: Voltage
Producer: Black Box Management
The Wall di Dwain Worrell (30 voti)
Un cecchino
e il suo osservatore devono uccidere e evitare di essere uccisi, separati da un
cecchino nemico solamente da un muro di preghiera di cinque metri.
Agency: Creative Artists Agency
Agents: Jon Cassir, Rob Hertig, Joe Mann
Management: Madhouse Entertainment
Manager: Adam Kolbrenner
Financier: Amazon
Producer: Amazon Studios
The Cascade di Kieran Fitzgerald (25 voti)
Basato sullo
stile documentaristico del film The Day
Britain Stopped diretto da Gabriel Range, una petroliera si scontra con una
nave da ricognizione iraniana nello stretto di Hormuz, scatenando una tragica
sequenza di eventi.
Agency: William Morris Endeavor
Agents: Ryan Feldman, Stuart Manashil
Financier: 20th Century Fox
Producer: Film Rites, Scott Free Productions
Aether di Krysty Wilson-Cairns (24 voti)
In una
Londra del futuro, viene inventata una tecnologia che permette di registrare
suoni ore dopo che sono stati emessi. Il detective Harry Orwell, inventore di
questa tecnologia, è parte di un programma sperimentale in cui gli
investigatori registrano e analizzano onde sonore del passato diventa il primo
sospetto mentre investiga una serie di brutali omicidi.
Agency: Creative Artists Agency / United
Agents
Agents: Jon Cassir, Matt Martin, Marnie Podos
Financier: Filmnation
Producer: Filmnation
Situation Comedy di Cat Vasko (24 voti)
Una giovane
donna, sentendosi persa, s’imbatte in un misterioso cortile da cui viene
trasportata in una sit-com, diventando uno dei personaggi principali di una
serie tv.
Agency: William Morris Endeavor
Agents: Simon Faber, Solco Schuit
Management: Grandview
Manager: Matt Rosen
Producer: Right of Way, Helen Estabrook
Tau di Noga Landau (23 voti)
Una donna
tenuta prigioniera nella futuristica casa di un rapitore seriale realizza che
la sua unica speranza di scappare sta nel convincere il computer senziente
della casa a ribellarsi contro il suo creatore.
Agency: William Morris Endeavor
Agents: Meyash Prabhu, Ryan Feldman, Dana
Harris
Management: Management 360
Manager: Adam Marshall
Producer: Russell Ackerman, John Schoenfelder
La casta hollywoodiana. E quella
europea?
Dal 2010 l’animatore
della Black List, Franklin Leonard, ha fatto carriera. Recentemente è stato
incluso nelle classifiche dell'Hollywood Reporter come uno dei "30 sotto i
30 anni", della rivista Black Enterprise, tra i "40 leader emergenti
per il futuro", dell'AOL Black Voices, tra i "30 neri che hanno
cambiato Hollywood" e tra le "100 persone più creative in
affari" di Fast Company.
Viene
da chiedersi perché in Europa nessuno abbia mai copiato l’idea. Se tutti i paesi
dell’UE per una volta uniti insieme maturassero una lista con i migliori copioni dei 50 paesi del vecchio
continente, si favorirebbe un approccio industriale alla selezione delle idee e
allo sviluppo delle sceneggiature, con un bacino geografico molto più ampio già
in partenza. La circolazione di script rigorosamente scelti farebbe nascere alleanze
internazionali fin dalla fase creativa e aumenterebbe la dimensione del parco
sceneggiatori disponibili tra i tanti stati europei. Ma ahimè si preferisce guardare
sempre alla cinematografia USA come modello inarrivabile e trainante. Inghilterra,
Francia, Svezia, Norvegia, Russia, Spagna, Italia e tutti gli altri paesi rinunciano
a priori a pensare in grande, ad allargare il mercato, a farsi una lista di
script di qualità.
Arriviamo
infine alle note dolenti della Black List americana. Due terzi delle sceneggiature presenti hanno
già un produttore, e circa un terzo ha trovato dei finanziamenti prima di
finire nella lista. Gli script che
ottengono un punteggio alto sono rappresentati dalle migliori agenzie e dai migliori manager sulla piazza. La Verve Talent & Literary Agency nel
2013 ha fatto sicuramente la parte del leone. Ma poi ci sono state le “solite
note”: Gersh, CAA, UTA, WME, Paradigm e ICM. Nel 2014 la musica non è affatto cambiata.
Particolarmente attive le agenzie di rappresentanza William Morris Endeavor,
Verve, United Talent Agency, Creative Artists Agency, International Creative
Management e The Gersh Agency, uffici inavvicinabili per un comune mortale. Nel
campo del management si segnalano invece Circle of Confusion, The Schiff
Company, Jeremy Platt Management, Apostle Pictures, Madhouse Entrertainment e
Black Box Management, che sono riusciti ad opzionare e aggiudicarsi i migliori
film sulla carta.
Insomma, la
Black List ha un po’ perso il suo
carattere naïve, di iniziativa “nata dal basso”, di trovata da social network,
di rivoluzione virtuosa tra addetti ai lavori, e si è ormai istituzionalizzata,
trasformandosi nel corso degli anni in una acerrima sfida tra le migliori agenzie
di Los Angeles, che scelgono i propri clienti in base ai concorsi che hanno vinto
e cercano di spingere il più possibile i loro testi. Sì perché un piazzamento
nella Black List, oltre ad essere una straordinaria vetrina e il fiore
all’occhiello delle più quotate agenzie di LA e consente una visibilità anche
presso le super-danarose major.
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