venerdì 20 settembre 2013

KERMESSE LETTERARIA ALL’OMBRA DELL’ABBAZIA DI FARFA



E’ tornata in scena nel cuore dell’antica terra sabina, dal 20 al 22 settembre, la Fiera dell’Editoria Indipendente. Fine-settimana dedicato alla cultura e all’arte, in un magico borgo medievale. Piccoli editori alla ribalta, che propongono testi assai originali. Libri lontani anni luce dai best-seller preconfezionati che stanno in classifica, ma spesso di grande valore e indubbia autenticità. 
Siamo andati a vedere la manifestazione...  



Aria di festa alla quinta edizione di “Liberi sulla Carta – Fiera dell’Editoria Indipendente”. Presentazioni di libri e reading. Stand espositivi di editori indipendenti e incontri con scrittori del panorama nazionale. 
Una kermesse letteraria che, se pure fa registrare un lieve calo di visite rispetto all’anno scorso, si conferma come la manifestazione più originale e magnetica del settore, per tutti gli appassionati di libri. 
A fare da cornice un caratteristico borgo medievale, in un'atmosfera di mistico silenzio, nel fascino di una natura verdeggiante, e la possibilità ben più prosaica di mangiare a soli 12 euro con un menu completo.
L’obiettivo di “Liberi sulla Carta” è di riportare la gente a parlare di letteratura, a leggere opere che altrimenti avrebbe ignorato, perché non pubblicizzate sui quotidiani o promosse nei programmi televisivi. Incentivare la lettura per accrescere la libertà dei lettori. Un progetto ambizioso che nasce dalla constatazione di quanto si legga sempre meno, e soprattutto dalla tendenza a leggere un pugno ristretto di autori propinati dalla grande distribuzione.
Per chi non vuole accontentarsi dei soliti nomi, dei testi erotici o di genere giallo e rosa in cima ad una classifica ahimè costruita  a tavolino, ci sono editori caratterizzati da un posizionamento e da una riconoscibilità molto definiti. Editori che fanno scelte coraggiose, laddove ormai il mondo editoriale contemporaneo è destinato alla omologazione.

Ecco alcune realtà che hanno una linea editoriale di qualità e selezionano in modo rigoroso le loro pubblicazioni.



CARTA CANTA

CartaCanta è una casa editrice indipendente con sede a Forlì che vanta comunque una vocazione generalista e la cui mission è lasciarsi appassionare da tutte le storie che devono ancora essere raccontate. Il progetto editoriale ruota intorno all’idea di dare voce a chi ha qualcosa di urgente da raccontare, storie ‘fisiche’ che evocano pensieri, emozioni o riflessioni destinati a durare nel tempo. Libri di qualità, curati nei contenuti, nello stile e nella veste grafica, con copertine lucide e carta pesante.

UN ONCIA DI ROSSO CINABRO
Vincitore di diversi premi, forse il libro più venduto della casa editrice, il romanzo si muove tra giallo e grande storia, ed è il ritratto di un Rinascimento dai mille volti, luminoso e inquietante, dove le vicende artistiche e passionali dei principali personaggi si intrecciano a quelle quotidiane di un piccolo centro immerso nella pianura ravennate. Un’oncia di rosso cinabro guida il lettore nel caleidoscopico universo della pittura e dell’alchimia, portandolo a chiedersi se davvero esiste “la certezza dell’impossibile”.
In una notte di aprile del 1499, mentre il prezioso feudo di Cotignola lotta contro l’ennesima epidemia di atra mors, un omicida si aggira pericolosamente per la bottega di Francesco e Bernardino Zaganelli, pittori di prestigio imparentati con la dinastia degli Sforza. Può essere lui il responsabile anche della propagazione del male? Il Consiglio Generale e il notaio criminale Tommaso Buonanno spingono le indagini e le accuse in un’unica direzione, solo apparentemente scontata. L’odio profondo che divide i due fratelli e la scomparsa di alcune pagine di un preziosissimo almagesto alchemico coinvolgono Stefano di Bondinello, il migliore allievo della bottega, perdutamente innamorato di Luna Zaganelli, in una spirale di avvenimenti sempre più misteriosi e inestricabili.

NOVECENTO ROM
Nell’inverno dell'89, quando in Romania si accendono le prime manifestazioni di dissenso contro Ceauşescu, Decebal ha diciotto anni. Fa parte di una comunità rom che si è stabilita alle porte di Timişoara e vive nel rispetto di tradizioni antichissime, nate dalla leggenda della cacciata zingara dall’India e dal mito dei figli del vento. Il precipitare degli eventi politici nella Romania incendiata dalla rivoluzione, aprirà ai giovani rom le porte dell’esodo e metterà in luce le fragilità di un popolo orgoglioso del proprio passato ma costretto ad aprirsi alla modernità, senza mai dimenticare l’ardore, la magia e l’istinto dei figli del vento.
Prima che un’intera generazione abbandoni il paese, Simplon, il padre di Decebal, riunirà la famiglia per raccontare ai suoi figli le drammatiche tappe della cacciata zingara durante la Seconda guerra mondiale e la tragicità del porrajmos, il genocidio subito dai nomadi nei campi di concentramento.
La solidità delle tradizioni e l’orgoglio di un intero popolo saranno l’eredità e allo stesso tempo il fardello che Decebal e gli altri giovani rom dovranno portare con sé nel loro viaggio in Europa, un bagaglio che li costringerà a confrontarsi con il mondo dei gagè e a rileggere la loro storia per scriverne una nuova pagina.

EDIZIONI ENSEMBLE

Casa editrice romana assai giovane, nata circa un anno e mezzo fa, si distingue per scelte ardite e possiede una vocazione innata all'ironia, al viaggio tra i generi e alla letteratura di assalto.    

TEMPESTE E APPRODI 
Saggio letterario ma anche storia tematica della letteratura, percorso dentro le umane sciagure di mare, è principalmente un libro che si legge con piacere. Tempeste e approdi si nutre di un’eccezionale cultura, soprattutto classica (i numi tutelari sono il Fedone di Platone, la filosofia greca, Agostino, Dante, ma anche con punti cardinali moderni: Voltaire, Leopardi, Manzoni, Primo Levi, Jaspers, Bauman, Manganelli, Savinio, ecc.), eppure è reso leggero da una prosa narrativa estremamente seducente. Saggio colto e raffinato, firmato da Cristina Mannocchi, a un certo punto ci fa dimenticare la sua natura saggistica a favore del puro piacere del testo, della narrazione di una storia. Nel caso specifico, la storia del naufragio (inteso come solenne fallimento o tempesta esistenziale) qui interpretato quale prova suprema che invece di travolgere il naufrago nei suoi flutti lo conduce a una sorta di rinascita o di “rigenerazione”.

SUBLIMEN
Raccolta di racconti stralunati, divertenti o tragici, che ricordano un po' la produzione di Landolfi e Buzzati. L'autore, Diego Pierini, una personalità eclettica, ama sorprendere e non si lascia incasellare in nessun genere. Come scrive Cotroneo nella prefazione "La prosa di Pierini è ricca, precisa, vorrei dire raffinata. questi racconti sorprendono mentre inquietano e turbano lasciando un sorriso amaro sul volto di chi legge. appartengono a uno spazio e a un tempo che sono quelli propri della fantasia, evocano senza spiegare, sussurrano in un tono ammaliante, rifuggono dalla logica non solo interna, ma più in generale dalla logica della soluzione agli interrogativi dell'esistenza. Ed è questo senso di spaesamento complice che rende la lettura delle sue short stories un serissimo gioco condiviso."


EDIZIONI OPPOSTO        
Edizioni Opposto nasce  a Roma come evoluzione naturale del sito web “La scrittura creativa di Opposto”, online dal 2007, sito di pubblicazione di racconti e poesie. Ambizioso l'intento: quello di guardare il mondo da un’altra prospettiva, nella speranza che nelle pieghe meno evidenti della realtà si possano celare strade nuove da percorrere. La realizzazione di questa realtà editoriale è il risultato dell’impegno di due donne: Virginia Foderaro, e Anna Maria Artini. Virginia Foderaro è l’ideatrice nonché la Direttrice editoriale di Edizioni Opposto, curatrice altresì della collana di poesia e di quella di romanzi. Anna Maria Artini è curatrice della Collana di racconti.
Il nome singolare vale la pena di essere raccontato. L’idea viene da lontano ed è quella di porre in evidenza un concetto semplice, sotto gli occhi di tutti: la teoria degli opposti. L’opposto rifugge l’omologazione e l’appiattimento di certe regole e tenta di sovvertirle. E proprio per il nostro desiderio di osservare la realtà all’opposto, ci occupiamo prevalentemente dei generi Cenerentola della letteratura italiana: la poesia e i racconti degli scrittori esordienti. Quelli che quasi tutti i grandi editori rifiutano, per intenderci.
Da segnalare NEMEA, testo di grande intensità, storia di una donna anticonformista che cerca l'amore. 


ALL’OMBRA DELLA STORIA ABBAZIA DI FARFA VA IN SCENA LA KERMESSE

Tra gli scrittori presenti a Farfa, ricordo: Paolo Cognetti, finalista al Premio Strega 2013 con Sofia si veste sempre di nero (Minimum Fax); Giovanni Cocco, autore de La caduta (Nutrimenti), nella cinquina finalista del Premio Campiello; Matteo Cellini, esordiente con Cate, io (Fazi Editore) vincitore del Campiello Opera Prima.
Nelle due serate della manifestazione si sono esibiti inoltre: l’attore Fabio Troiano con un reading di testi dello scrittore Foster Wallace e poi Peppe Servillo, elemento portante del gruppo degli Avion Travel, che ha presentato Fùtbol, racconti musicali in cui si alternano storie di vita, d’amore e di pallone.

Oggi più che mai si sente la necessità di una vetrina di eccezione per quegli editori e quegli autori che sembrano esclusi da un mercato “drogato” dai vari Brown e Kinsella. Mentre la distribuzione del libro realizza gravi squilibri territoriali e concentra nei grandi centri urbani la maggioranza delle librerie, ben venga una kermesse nella solare e ridente provincia laziale, lasciando che una nuova energia si sprigioni alla periferia, marginale, ma viva, della nostra cultura.
Dunque lunga vita a Liberi sulla Carta.

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