la
struttura di RAIFICTION diretta da Eleonora Andreatta si prepara a produrre fiction
ad hoc per i canali della rete!
Grande attenzione nel piano di produzione è stata data ai costi, con la
decisione di girare le future fiction in Italia, in maniera tale da favorire le
maestranze nostrane e fermare la tendenza alla delocalizzazione. Le nuove linee
editoriali dettate dalla Andreatta – a dire il vero una generosa dichiarazione di
intenti, stando alle fiction promosse, che non rappresentano un grande
cambiamento – riguarderanno soprattutto i contenuti delle produzioni. Le
fiction in costume verranno fortemente ridimensionate, in favore di serie tv
legate a tematiche più attuali. Sarà privilegiato il regionalismo e la
riscoperta del territorio, dando spazio alla contemporaneità, ai problemi
dell’oggi ed alle questioni sociali. I soggetti e le tematiche cercheranno di dare
una rappresentazione non stereotipata delle donne, di sposare il punto di vista
delle giovani generazioni e di fornire una visione autentica della società civile.
Ricordiamo però che il parco
attori è sempre abbastanza ristretto e legato agli stessi nomi, con cifre da
capogiro per i loro cachet. Secondo il mensile “Tivù”, infatti, Terence Hill,
per una serie lunga chiederebbe poco meno di un milione di euro; Beppe Fiorello
chiederebbe da 400mila a 600mila per miniserie; Gigi Proietti 500mila euro per
due puntate; Gabriella Pession 600mila euro per una serie di sei puntate; Luca
Zingaretti per una puntata di Montalbano è pagato 450mila euro; Vittoria
Puccini guadagnerebbe solitamente dai 100 ai 200mila euro a puntata di
miniserie.
Sul fronte delle riconferme di
fiction hanno trovato spazio la seconda stagione di Fuoriclasse, la serie incentrata sul mondo della scuola con
protagonisti Luciana Littizzetto e Neri Marcorè, e la seconda serie di Caccia al Re – La Narcotici, nella quale
si continuerà ad affrontare il dramma della tossicodipendenza.
A farla da padrone è stata la
Albatross, società che si è aggiudicata diverse ore televisive. Aggiudicati a
Iacchia infatti La legge del più debole,
un legal drama in otto puntate firmato da Peter Exacoustos, e la cruda
miniserie Angela - Rapita dalla giustizia,
che racconta la storia di Angela Lucano (una bambina che nel ’95 è stata
sottratta alla propria famiglia perché si pensava fosse vittima di abuso da parte
del padre).
Invece la Lux Vide produrrà per
RAI1 The Deal, una miniserie scritta
da Stefano Bises e Monica Rametta che mescola storia e melodramma e narra
dell’accordo tra l’esercito americano e la mafia per lo sbarco in Sicilia.
Gli autori Bises e Rametta, lanciatissimi
dopo il successo di Tutti Pazzi per Amore
e Una Grande Famiglia, sono tornati
alla sceneggiatura affiancati da Ivan Cotroneo nella serie Un’altra vita, una lunga serialità che racconta la storia di una
donna medico costretta a separarsi da un marito, un luminare della medicina
arrestato per corruzione.
Per la Pepito Produzioni, la
società di Saccà, ha posto Un marito di
troppo, il terzo capitolo della briosa trilogia comica In caso d’amore. Il film tv ruota attorno alla storia di una
ragazza felicemente fidanzata, che omette di dire agli amici e ai parenti di
essere in realtà già sposata.
Interessante, soprattutto per noi
giallisti, la new entry della Europroduzione, guidata da Renato Vacatello, che
mette in cantiere Il commissario Pedra
Delicado, una detection in rosa, ispirata ai noti e riuscitissimi libri di
Alicia Giménez-Bartlett.
Tra i progetti grande attesa è
riservata per la trasposizione italiana della serie catalana Pulseras Rojas, tradotta letteralmente
in Braccialetti Rossi. Prodotta dalla
Palomar di Carlo Degli Esposti, la fiction in sei puntate racconterà attraverso
gli occhi di alcuni bambini e ragazzi ricoverati in un ospedale pediatrico i
problemi e le angosce legate alla malattia e al futuro. La sceneggiatura sarà
dell’infaticabile Sandro Petraglia.
Infine in lavorazione, per la
penna di Andrea Porporati, la miniserie in due puntate Qualunque cosa succeda, incentrata sulla figura di Giorgio
Ambrosoli.
Quanto al Piano Fiction che sarà varato per 2014 – ha spiegato recentemente
l’Andreatta -, questo sarà predisposto sulla base di linee editoriali chiare
che devono necessariamente precedere la presentazione dei progetti e che, di
conseguenza per il neodirettore è necessario condividere con i produttori.
L’Andreatta non solo si è
adoperata per una sollecita approvazione del Piano Fiction 2013, ma si è anche
impegnata affinché la RAI stipuli i contratti di produzione prima che le
riprese abbiano inizio, per accelerare i tempi. Eleonora Andreatta ha spiegato
che, benché quello del 2013 sia un piano “di transizione”, ci sono state
comunque delle novità: l’applicazione di nuove linee editoriali nella selezione
dei progetti, un aumento delle ore complessive di fiction e un aumento
dell'investimento (quasi 180 milioni di euro).
Il direttore di RAIFICTION ha
anche assicurato l’impegno dell’azienda di viale Mazzini di affiancare l’APT
nella ricerca di fondi per il settore, siano essi regionali, siano l’inclusione
della produzione televisiva tra i beneficiari del tax credit, sinora riservato
al cinema. Ma l’apertura della RAI verso la Rete e le possibilità del web suona
come una decisione storica, purchè dalle parole poi si passi ai fatti.
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