Ogni sceneggiatore di Hollywood desiderava averlo.
La maggiore industria cinematografica si basava sullo schema di quel manualetto...
Mentre Bellocchio dirigeva film incomprensibili ispirati dal suo psicanalista, a Los Angeles studiavano Il viaggio dello scrittore... E mentre oggi il maestro italiano rosica sulla sua bocciatura a Venezia e dice che il nostro cinema non è provinciale, in America creano grandi storie e le esportano in tutto il mondo proprio grazie a quel memorandum.
Negli anni Ottanta Christopher
Vogler era un oscuro reader presso alcuni studios di Hollywood e poi presso la
Disney. Da tempo si chiedeva il motivo del successo di Guerre stellari e
di Incontri ravvicinati del terzo tipo. In quelle storie c’era qualcosa
di cui la gente aveva bisogno. Qualcosa che catalizzava preoccupazioni
universali. Fu così che casualmente Vogler si imbatté nella lettura di un libro di Joseph Campbell, L’uomo dai mille volti, e ne rimase
folgorato. In effetti gli studi di Campbell sulla mitologia di tutte le latitudini potevano
essere applicati anche al cinema. Vogler trovò gli stessi elementi del racconto
nei film epici di maggiore risonanza come quelli di Spielberg. Adeguò lo schema
del “monomito” di Campbell alle esigenze della scrittura cinematografica e poi elaborò un modello
adatto al grande schermo. Fissò dodici tappe che avrebbero dovuto
seguire gli sceneggiatori per rendere la storia più coinvolgente. Il suo breve
memorandum circolò segretamente tra i dirigenti del settore sviluppo della
Disney e, ampliato nel ‘92 nel libro Il viaggio dello scrittore, divenne
lettura obbligata per ogni screen-writer che si rispetti.
Secondo lo schema riadattato da Vogler, il
protagonista di un film, eroe umile e riluttante, è chiamato ad un’avventura,
viene aiutato da una varietà di personaggi, supera alcuni ostacoli e “cresce” piano
piano compiendo un cammino fino alla sfida finale che richiede l’investimento
di tutte le risorse interiori ed esterne. Le varie tappe di questo cammino portano
alla luce la costruzione di un intreccio basato sul conflitto, sul
combattimento e sull’ottenimento della vittoria, elementi caratterizzanti ogni
buona sceneggiatura. The bodyguard, Il gladiatore, Pretty
Woman, Il rapporto Pelican, Philadelphia, Thelma e Louise,
Ufficiale e gentiluomo, Genio
ribelle, Il signore degli anelli, sono solo alcuni dei film che
seguono molto da vicino la parabola dell’eroe vogleriano.
C’è da dire però che la mappa
evidenziata da Vogler non è una ricetta normativa. Se Vogler aveva pensato a 12
fasi di un “percorso”, non stabilisce un ordine esatto né il momento in cui
un’azione dovrebbe accadere. Possono mancare poi una o più tappe, o
differenziarsi rispetto allo schema classico, senza che la costruzione perda di
efficacia. L’importante è riconoscere gli elementi del viaggio come
rappresentazioni di esperienze universali, far arrivare i personaggi alla loro
trasformazione, e generare nel pubblico il beneficio di un appagamento
interiore.
Ma vediamo in cosa consistono le tappe
immaginate ne Il viaggio dello scrittore,
un testo mandato a memoria da una generazione di sceneggiatori americani e
ormai diventato un cult insuperabile.
Le
tappe della Separazione o della Salita
1. Mondo
Ordinario: l’eroe viene descritto all’interno del suo mondo abituale, nella
vita di tutti i giorni, per creare un forte contrasto con il mondo
straordinario in cui sta per entrare. In questa premessa domina un equilibrio
consolidato che il protagonista accetta. L’eroe viene presentato e fatto
riconoscere. Spesso è un ingenuo, un semplice, un non-eroico. Ignora di
possedere delle qualità. Gli manca qualcosa. Altre volte è un individuo
importante affetto da una debolezza (“hamartia”) o tracotanza (“hybris”) che
possono condurlo a conseguenze fatali.
All’inizio di Balla coi lupi il
tenente Dunbar (Costner) si trova in un mondo caotico, in preda alla guerra e
alla distruzione, metafora del mondo occidentale dei bianchi.
In Magnifica ossessione Bob
Merrick (Hudson) è un play-boy ricco e viziato che corre a bordo di un
motoscafo dimostrando la sua incoscienza. Si schianta sulla riva del lago. Si
salva dall’incidente grazie all’unico respiratore della zona, ma un uomo
colpito da infarto muore perché non può beneficiare di quel respiratore.
2. Richiamo
all’Avventura: all’eroe si presenta un problema, una sfida o un’avventura
da intraprendere. La tappa chiarisce quale sia la posta in gioco e qualke sia l’obiettivo:
conquistare il tesoro o l’innamorata, vendicarsi o riparare un torto,
realizzare un sogno, affrontare una sfida o cambiare vita. L’incursione nel
mondo straordinario implicherà l’uscita dal mondo iniziale e significa che
l’eroe non potrà più vivere nel suo mondo familiare.
In Apocalisse Now il
protagonista, Willard, viene mandato in missione dall’esercito per ritrovare
Kurtz, il colonnello che, nel cuore della foresta, ha creato un suo personale
regno della follia.
In Magnifica ossessione Bob
apprende che il respiratore di cui si è servito avrebbe potuto evitare la morte
di un’altra persona.
In Bagdad cafè una paffuta
turista tedesca litiga con il marito e si fa lasciare nel pieno del deserto
dell’Arizona con una ingombrante valigia.
3. Rifiuto
del Richiamo: rappresenta la comune debolezza umana, la paura. Il rifiuto è
comprensibile perché si affronta il terrore di ciò che è sconosciuto.
In A qualcuno piace caldo Joe non
ne vuole sapere di travestirsi per scappare dalla mafia. Rifiuta la proposta
dell’amico di candidarsi a suonare in una band femminile. Sarà poi costretto a
questa scelta dall’ordine degli eventi.
In Magnifica ossessione Bob
stacca un cospicuo assegno alla donna di cui ha causato la vedovanza e crede
così di riparare al suo torto. Ma la donna gli impartisce una severa lezione di
vita cacciandolo via.
4. L’incontro
con il maestro: una volta risposto all’appello, l’eroe entra in contatto
con qualche fonte di saggezza prima di intraprendere il viaggio. Oppure
qualcuno dà una spinta all’eroe per indurlo ad accettare l’incarico. In molte
favole l’aiuto arriva da una donna anziana, un nano, una strega, o un mago. Il
mentore sblocca l’eroe e lo istruisce sull’avventura fornendogli strumenti
utili, come Obi-Wan Kenobi in Guerre Stellari, il pittore eccentrico di Magnifica
ossessione, il sergente di colore di Ufficiale e gentiluomo,
l’allenatore di pugilato in Rocky, o l’indiano Aquila Scalciante che fa
da guida a Dunbar in Balla coi Lupi.
5. L’attraversamento
della Prima Soglia: è l’atto con cui l’eroe si dedica all’impresa,
superando la paura, confrontandosi con il problema e cominciando ad agire.
L’eroe intraprende un viaggio nel mondo esterno. Il passaggio nel mondo
straordinario viene compiuto con fede e determinazione. Da uomo comune il
protagonista comincia a diventare uomo straordinario, e l’avventura può
cominciare. Ci si lancia nel viaggio dal momento in cui non si può più tornare
indietro (“no turning back”).
In Guerre stellari Luke cerca un
pilota che lo porti sul pianeta Alderan per consegnare i piani alle Forze
Ribelli.
In Balla coi lupi è il momento in cui Dunbar riporta ai Sioux
la figlia adottiva di Aquila Scalciante ed entra per la prima volta nel mondo
della tribù indiana.
In Magnifica ossessione Bob compie un primo atto di
generosità regalando dei soldi ad un cameriere e si sente pervaso da una nuova
sensazione di euforia.
Talora il passaggio non è solo simbolico
ma anche geografico: in Nessuna pietà il detective Gillette va a New
Orleans per trovare l’assassino di un collega e farsi vendetta da solo.
In A
qualcuno piace caldo i protagonisti entrano in un universo femminile e
vanno da Chicago alla Florida.
In Pomodori verdi fritti Evelyn
ritorna alla casa di cura per incontrare Ninny e continuare ad ascoltare la
storia di Idgie. Veniamo, così, trasportati, insieme al lei, all’interno di
questo nuovo mondo: assistiamo alla morte di Buddy, alla nascita e allo sviluppo
dell’amicizia tra Idgie e Ruth, alla fuga di Ruth dal marito violento, alla
nascita del figlio di Ruth ed all’apertura del Whistle Stop Café.
Le
tappe dell’Iniziazione o Discesa
6. Prove,
alleati, nemici: varcata la Prima Soglia, l’eroe si imbatte in nuove sfide,
si crea alleati e nemici e supera gli ostacoli per battere l’avversario. Inizia
ad imparare le regole di questo mondo straordinario ed incontra i Guardiani
della Soglia, il cui compito principale è proprio quello di metterlo alla
prova. L’eroe rivela il suo vero carattere, mette in evidenza i valori che
contano. Aggiusta il tiro, con l’assistenza ed il conforto di qualcuno e
l’opportunità di reclutare una squadra.
In Guerre stellari Luke deve
sfuggire alle StormTroppers, evitare la cattura della sua astronave e salvare
la principessa.
In Pomodori verdi fritti Evelyn viene presa in giro da
un giovane al supermercato, si sente sola ed inutile e si confida con Ninny che
l’aiuta a guardarsi dentro e ad affrontare ciò che c’è di negativo nella sua vita.
In Balla coi lupi Dunbar affronta
una serie di prove per conquistare la fiducia dei Sioux, si reca al campo
indiano per annunciare l’arrivo dei bisonti e scopre la carneficina degli
animali uccisi dall’uomo bianco unicamente per il pellame. Questo gli fa
comprendere l’orrore della civilizzazione e fa vacillare la sua coscienza ed
identità di bianco.
7. Avvicinamento
alla caverna più recondita: l’eroe giunge ai confini di un luogo pericoloso
dove si cela l’oggetto della ricerca e dove dovrà varcare la Seconda Soglia. A
questo punto, l’eroe può sostare sul cancello per prepararsi, fare strategie ed
organizzarsi per superare non solo i Guardiani ancora più potenti, ma anche le
sue resistenze e paure. L’eroe si sta formando una nuova percezione di sé e degli
altri, ha tempo per indossare una divisa, o la maschera archetipica o le sue
armi prima dell’incontro fatale. È la fase dove i compagni di viaggio
spariscono e la lotta si fa più dura, con la sorpresa di veder emergere nuove
qualità nei personaggi. È il momento di incoraggiare, di chiedere scusa,
calibrare di nuovo la squadra. Ci si accerta che ognuno è d’accordo sugli
obiettivi, che la persona giusta è al posto giusto.
In Apocalipse Now l’eroe giunge
nel “cuore delle tenebre” e si avvicina all’incontro con Kurtz, che si rivela
la luce nel mondo oscuro della foresta. Kurtz condurrà Willard ad una profonda
riflessione sull’assurdità della guerra, spingendolo ad una sorta di
identificazione con il generale impazzito.
In Pomodori verdi fritti le avventure narrate da Idgie portano la
pingue e sottomessa Evelyn ad acquistare sempre più coraggio ed una nuova
fiducia in se stessa.
8. La
Prova Suprema: l’eroe tocca il fondo ed affronta la sua paura più grande,
la possibilità di morire, il fallimento dell’impresa, la fine di un rapporto,
dove si conclude definitivamente la sua vecchia personalità. Durante questo
“momento nero”, l’eroe si trova davanti alla situazione peggiore che gli possa
capitare. L’azione va verso un picco emozionante. L’eroe deve morire o essere
sul punto di farlo, per poter rinascere e tornare cambiato. È il momento più
profondo della discesa prima di risalire e quello cruciale della battaglia, in
cui gli obiettivi sono a rischio. In genere c’è un rovescio di fortuna
temporaneo. Dopo niente sarà più lo stesso. Tutto avviene sulla cima della
montagna, nella zona profonda della caverna, nel cuore della foresta, nella
parte riposta di una terra straniera, o nel posto più segreto dell’anima.
In Guerre stellari Luke finisce
nella macchina trita-spazzatura, e viene salvato giusto in tempo.
In Balla
coi lupi il protagonista si mette in gioco e scopre finalmente di essere
diverso da prima quando respinge l’attacco dei Pawnee al campo Sioux e si
esalta in una efficace difesa dei nuovi amici indiani.
In Ufficiale e
gentiluomo l’aspirante pilota viene umiliato e costretto a ritirarsi, ma poi il
superiore lo fa restare all’accademia.
In Apocalipse Now Willard
porta a termine il suo compito uccidendo Kurtz, come in un rito sacrificale, e
lascia il suo regno della follia. Il film si conclude con un finale aperto che
non permette al protagonista di completare il suo viaggio: Willard non trae
riconoscimenti dalla sua azione, ma solo dubbi e nuove angosce.
In Pomodori verdi fritti Evelyn,
al parcheggio del supermercato, viene derisa da due giovani donne per il suo
aspetto fisico. La sua reazione è tamponare la loro auto: un gesto di liberazione
attraverso il quale Evelyn segnala il suo cambiamento definitivo, il rifiuto di
essere calpestata e la volontà di farsi valere. Tornata a casa, distrugge con
accanimento le pareti della sua abitazione.
9. La
Ricompensa: l’eroe entra in possesso di ciò che stava cercando e può
sentirsi realizzato, rendersi conto di ciò che è realmente. Conquista la spada
e si impadronisce del tesoro, ma non ha ancora completato il viaggio. Finita la
burrasca ci si misura, si diventa consapevoli della propria forza, raggiungendo
il rispetto di sé. La ricompensa, comunque, non sempre viene data, e anche se
già si è pagato per averla, a volte deve essere presa: l’elisir, l’iniziazione,
il nuovo nome, il nuovo punto di vista sulle cose, la conoscenza, la
chiaroveggenza, la realizzazione di sé, la sposa. A volte ci si rende conto
anche di quanto si è stati stupidi o testardi, di quanto si è rischiato più del
necessario. E c’è comunque una rivelazione, un riconoscimento, un’epifania.
Tuttavia ci possono anche essere distorsioni da parte di eroi che hanno
sottovalutato lo scontro o sopravvalutato se stessi.
In Balla coi Lupi il tenente
bianco, diventato ormai un indiano a tutti gli effetti, sposa la bellissima
sioux Alzata con Pugno.
In Guerre stellari Luke ha
recuperato la Principessa ed i piani.
In Pomodori verdi fritti Evelyn
comincia una dieta e si mette a praticare sport. La sua amicizia con Ninny si
consacra attraverso la preparazione, per il compleanno della simpatica anziana,
dei pomodori verdi fritti, specialità del Whistle Stop Café. Il marito le
regala i suoi fiori preferiti: la sua vita sta acquisendo un nuovo volto.
Le
tappe del Ritorno
10. La
Via del Ritorno: questa fase mette in evidenza la decisione di tornare al
mondo ordinario, non senza affrontare nuovi pericoli, tentazioni e prove.
L’eroe non è ancora fuori dalla “foresta”. La sfida per lui è prendere ciò che
ha imparato ed integrarlo nella sua vita quotidiana. Si avverte un bisogno del
ritorno, ma ci si arriva trasformati. Spesso il protagonista deve superare gli
ultimi ostacoli e scappare dall’antagonista. Nei film action questa fase è
costituita da una scena d’inseguimento.
In Guerre stellari il terribile Darth
Vader sta alle calcagna di Luke e dei suoi compagni che vogliono far saltare in
aria il Pianeta Ribelle.
In Pomodori verdi fritti Evelyn
non trova più Ninny nella casa di riposo e, per un banale equivoco, crede che
sia morta. In realtà, è solo tornata a casa, inconsapevole che la sua casa è
stata abbattuta.
11. La
Resurrezione: l’eroe è purificato in un’ultima prova prima di tornare al
mondo ordinario. È il culmine, una sorta di esame per testare se si è imparata
la lezione. L’adattamento al ritorno a volte prende la forma di un’ulteriore
sfida. Gli alleati incontrati dopo la prima soglia possono intervenire per
salvarlo dal pericolo. Spesso il protagonista arreca il colpo del ko
all’avversario e conquista l’oggetto del desiderio giocando il tutto per tutto.
A volte si risvegliano i falsi pretendenti, che vogliono approfittare delle sue
conquiste per farle proprie e rubargli il premio. La resurrezione è anche il
momento della catarsi, dove si porta il materiale emozionale in superficie,
facendo sì che la consapevolezza dell’eroe diventi anche quella dello
spettatore della storia. Qui l’eroe mostra le carte che ha in mano. Deve
dimostrare che la sua vecchia personalità è morta e che la nuova identità è
immune dalle tentazioni di cui prima era prigioniero. E’ diventato più forte e
maturo, ed ha acquisito nuove facoltà.
In Air Force One Harrison Ford
lotta contro il cattivo, Gary Oldman, a bordo di un aereo che sta precipitando.
In Billy Eliot un adolescente si
sottopone all’audizione di una scuola di ballo e viene incalzato dal fuoco di
fila di domande della commissione esaminatrice.
Ne Il padrino Pacino dimostra di
essere diventato un vero boss e sconfigge le famiglie avversarie facendole
uccidere una per una durante il battesimo del nipote. In chiesa giura contro
Satana mentre i suoi killer fanno una mattanza.
12. Ritorno
con l’Elisir: l’eroe conquista il tesoro, ma anche l’amore, la libertà, la
saggezza e nuove conoscenze. Ritorna nel proprio mondo definitivamente
cambiato, portandosi dietro qualche dono da usare, l’esperienza raggiunta o una
lezione morale ottenuta nel mondo straordinario. Il vecchio sé è morto e il
nuovo io è immune da tentazioni. Un’eventuale punizione dovrebbe essere
adeguata al crimine ed avere la qualità della giustizia poetica, così come il
premio sarà proporzionato al sacrificio. Insomma la conclusione bilancia
equamente la storia.
Ne I soliti ignoti Gassman
capisce che è inutile sognare il grande colpo e pensa ad una vita semplice in
compagnia di una bella servetta e con un lavoro onesto che lo sfami.
In Guerre stellari Luke ha
distrutto la Death Star ed è sopravvissuto. Il vero premio per lui è l’amore
della Principessa ed il mondo nuovo che ha contribuito a creare.
In Gran Torino, dopo che il
vecchio Eastwood è morto, la lettura del testamento esplicita le sue ultime volontà:
il defunto ha lasciato detto che i figli non riceveranno nulla in eredità e che
la vecchia automobile a cui teneva tanto andrà al vicino di casa, Thao.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenta...