lunedì 10 settembre 2012

Il testo che ha rivoluzionato il modo di scrivere i film e li ha trasformati in epopea popolare

Era stato fotocopiato in gran segreto a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta.
Ogni sceneggiatore di Hollywood desiderava averlo. 
La maggiore industria cinematografica si basava sullo schema di quel manualetto...
Mentre Bellocchio dirigeva film incomprensibili ispirati dal suo psicanalista, a Los Angeles studiavano Il viaggio dello scrittore... E mentre oggi il maestro italiano rosica sulla sua bocciatura a Venezia e dice che il nostro cinema non è provinciale, in America creano grandi storie e le esportano in tutto il mondo proprio grazie a quel memorandum.      
Negli anni Ottanta Christopher Vogler era un oscuro reader presso alcuni studios di Hollywood e poi presso la Disney. Da tempo si chiedeva il motivo del successo di Guerre stellari e di Incontri ravvicinati del terzo tipo. In quelle storie c’era qualcosa di cui la gente aveva bisogno. Qualcosa che catalizzava preoccupazioni universali. Fu così che casualmente Vogler si imbatté nella lettura di un libro di Joseph Campbell, L’uomo dai mille volti, e ne rimase folgorato. In effetti gli studi di Campbell sulla mitologia di tutte le latitudini potevano essere applicati anche al cinema. Vogler trovò gli stessi elementi del racconto nei film epici di maggiore risonanza come quelli di Spielberg. Adeguò lo schema del “monomito” di Campbell alle esigenze della scrittura cinematografica e poi elaborò un modello adatto al grande schermo. Fissò dodici tappe che avrebbero dovuto seguire gli sceneggiatori per rendere la storia più coinvolgente. Il suo breve memorandum circolò segretamente tra i dirigenti del settore sviluppo della Disney e, ampliato nel ‘92 nel libro Il viaggio dello scrittore, divenne lettura obbligata per ogni screen-writer che si rispetti.
Secondo lo schema riadattato da Vogler, il protagonista di un film, eroe umile e riluttante, è chiamato ad un’avventura, viene aiutato da una varietà di personaggi, supera alcuni ostacoli e “cresce” piano piano compiendo un cammino fino alla sfida finale che richiede l’investimento di tutte le risorse interiori ed esterne. Le varie tappe di questo cammino portano alla luce la costruzione di un intreccio basato sul conflitto, sul combattimento e sull’ottenimento della vittoria, elementi caratterizzanti ogni buona sceneggiatura. The bodyguard, Il gladiatore, Pretty Woman, Il rapporto Pelican, Philadelphia, Thelma e Louise, Ufficiale e gentiluomo, Genio ribelle, Il signore degli anelli, sono solo alcuni dei film che seguono molto da vicino la parabola dell’eroe vogleriano.
C’è da dire però che la mappa evidenziata da Vogler non è una ricetta normativa. Se Vogler aveva pensato a 12 fasi di un “percorso”, non stabilisce un ordine esatto né il momento in cui un’azione dovrebbe accadere. Possono mancare poi una o più tappe, o differenziarsi rispetto allo schema classico, senza che la costruzione perda di efficacia. L’importante è riconoscere gli elementi del viaggio come rappresentazioni di esperienze universali, far arrivare i personaggi alla loro trasformazione, e generare nel pubblico il beneficio di un appagamento interiore.
Ma vediamo in cosa consistono le tappe immaginate ne Il viaggio dello scrittore, un testo mandato a memoria da una generazione di sceneggiatori americani e ormai diventato un cult insuperabile. 
Le tappe della Separazione o della Salita
1. Mondo Ordinario: l’eroe viene descritto all’interno del suo mondo abituale, nella vita di tutti i giorni, per creare un forte contrasto con il mondo straordinario in cui sta per entrare. In questa premessa domina un equilibrio consolidato che il protagonista accetta. L’eroe viene presentato e fatto riconoscere. Spesso è un ingenuo, un semplice, un non-eroico. Ignora di possedere delle qualità. Gli manca qualcosa. Altre volte è un individuo importante affetto da una debolezza (“hamartia”) o tracotanza (“hybris”) che possono condurlo a conseguenze fatali.
All’inizio di Balla coi lupi il tenente Dunbar (Costner) si trova in un mondo caotico, in preda alla guerra e alla distruzione, metafora del mondo occidentale dei bianchi.
In Magnifica ossessione Bob Merrick (Hudson) è un play-boy ricco e viziato che corre a bordo di un motoscafo dimostrando la sua incoscienza. Si schianta sulla riva del lago. Si salva dall’incidente grazie all’unico respiratore della zona, ma un uomo colpito da infarto muore perché non può beneficiare di quel respiratore. 
2. Richiamo all’Avventura: all’eroe si presenta un problema, una sfida o un’avventura da intraprendere. La tappa chiarisce quale sia la posta in gioco e qualke sia l’obiettivo: conquistare il tesoro o l’innamorata, vendicarsi o riparare un torto, realizzare un sogno, affrontare una sfida o cambiare vita. L’incursione nel mondo straordinario implicherà l’uscita dal mondo iniziale e significa che l’eroe non potrà più vivere nel suo mondo familiare.
In Apocalisse Now il protagonista, Willard, viene mandato in missione dall’esercito per ritrovare Kurtz, il colonnello che, nel cuore della foresta, ha creato un suo personale regno della follia.
In Magnifica ossessione Bob apprende che il respiratore di cui si è servito avrebbe potuto evitare la morte di un’altra persona.
In Bagdad cafè una paffuta turista tedesca litiga con il marito e si fa lasciare nel pieno del deserto dell’Arizona con una ingombrante valigia.    
3. Rifiuto del Richiamo: rappresenta la comune debolezza umana, la paura. Il rifiuto è comprensibile perché si affronta il terrore di ciò che è sconosciuto.
In A qualcuno piace caldo Joe non ne vuole sapere di travestirsi per scappare dalla mafia. Rifiuta la proposta dell’amico di candidarsi a suonare in una band femminile. Sarà poi costretto a questa scelta dall’ordine degli eventi.
In Magnifica ossessione Bob stacca un cospicuo assegno alla donna di cui ha causato la vedovanza e crede così di riparare al suo torto. Ma la donna gli impartisce una severa lezione di vita cacciandolo via.
4. L’incontro con il maestro: una volta risposto all’appello, l’eroe entra in contatto con qualche fonte di saggezza prima di intraprendere il viaggio. Oppure qualcuno dà una spinta all’eroe per indurlo ad accettare l’incarico. In molte favole l’aiuto arriva da una donna anziana, un nano, una strega, o un mago. Il mentore sblocca l’eroe e lo istruisce sull’avventura fornendogli strumenti utili, come Obi-Wan Kenobi in Guerre Stellari, il pittore eccentrico di Magnifica ossessione, il sergente di colore di Ufficiale e gentiluomo, l’allenatore di pugilato in Rocky, o l’indiano Aquila Scalciante che fa da guida a Dunbar in Balla coi Lupi.
5. L’attraversamento della Prima Soglia: è l’atto con cui l’eroe si dedica all’impresa, superando la paura, confrontandosi con il problema e cominciando ad agire. L’eroe intraprende un viaggio nel mondo esterno. Il passaggio nel mondo straordinario viene compiuto con fede e determinazione. Da uomo comune il protagonista comincia a diventare uomo straordinario, e l’avventura può cominciare. Ci si lancia nel viaggio dal momento in cui non si può più tornare indietro (“no turning back”).
In Guerre stellari Luke cerca un pilota che lo porti sul pianeta Alderan per consegnare i piani alle Forze Ribelli.
In Balla coi lupi è il momento in cui Dunbar riporta ai Sioux la figlia adottiva di Aquila Scalciante ed entra per la prima volta nel mondo della tribù indiana.
In Magnifica ossessione Bob compie un primo atto di generosità regalando dei soldi ad un cameriere e si sente pervaso da una nuova sensazione di euforia. 
Talora il passaggio non è solo simbolico ma anche geografico: in Nessuna pietà il detective Gillette va a New Orleans per trovare l’assassino di un collega e farsi vendetta da solo.
In A qualcuno piace caldo i protagonisti entrano in un universo femminile e vanno da Chicago alla Florida.
In Pomodori verdi fritti Evelyn ritorna alla casa di cura per incontrare Ninny e continuare ad ascoltare la storia di Idgie. Veniamo, così, trasportati, insieme al lei, all’interno di questo nuovo mondo: assistiamo alla morte di Buddy, alla nascita e allo sviluppo dell’amicizia tra Idgie e Ruth, alla fuga di Ruth dal marito violento, alla nascita del figlio di Ruth ed all’apertura del Whistle Stop Café.
Le tappe dell’Iniziazione o Discesa
6. Prove, alleati, nemici: varcata la Prima Soglia, l’eroe si imbatte in nuove sfide, si crea alleati e nemici e supera gli ostacoli per battere l’avversario. Inizia ad imparare le regole di questo mondo straordinario ed incontra i Guardiani della Soglia, il cui compito principale è proprio quello di metterlo alla prova. L’eroe rivela il suo vero carattere, mette in evidenza i valori che contano. Aggiusta il tiro, con l’assistenza ed il conforto di qualcuno e l’opportunità di reclutare una squadra.
In Guerre stellari Luke deve sfuggire alle StormTroppers, evitare la cattura della sua astronave e salvare la principessa.
In Pomodori verdi fritti Evelyn viene presa in giro da un giovane al supermercato, si sente sola ed inutile e si confida con Ninny che l’aiuta a guardarsi dentro e ad affrontare ciò che c’è di negativo nella sua vita.
In Balla coi lupi Dunbar affronta una serie di prove per conquistare la fiducia dei Sioux, si reca al campo indiano per annunciare l’arrivo dei bisonti e scopre la carneficina degli animali uccisi dall’uomo bianco unicamente per il pellame. Questo gli fa comprendere l’orrore della civilizzazione e fa vacillare la sua coscienza ed identità di bianco.
7. Avvicinamento alla caverna più recondita: l’eroe giunge ai confini di un luogo pericoloso dove si cela l’oggetto della ricerca e dove dovrà varcare la Seconda Soglia. A questo punto, l’eroe può sostare sul cancello per prepararsi, fare strategie ed organizzarsi per superare non solo i Guardiani ancora più potenti, ma anche le sue resistenze e paure. L’eroe si sta formando una nuova percezione di sé e degli altri, ha tempo per indossare una divisa, o la maschera archetipica o le sue armi prima dell’incontro fatale. È la fase dove i compagni di viaggio spariscono e la lotta si fa più dura, con la sorpresa di veder emergere nuove qualità nei personaggi. È il momento di incoraggiare, di chiedere scusa, calibrare di nuovo la squadra. Ci si accerta che ognuno è d’accordo sugli obiettivi, che la persona giusta è al posto giusto.
In Apocalipse Now l’eroe giunge nel “cuore delle tenebre” e si avvicina all’incontro con Kurtz, che si rivela la luce nel mondo oscuro della foresta. Kurtz condurrà Willard ad una profonda riflessione sull’assurdità della guerra, spingendolo ad una sorta di identificazione con il generale impazzito.
In Pomodori verdi fritti  le avventure narrate da Idgie portano la pingue e sottomessa Evelyn ad acquistare sempre più coraggio ed una nuova fiducia in se stessa.
8. La Prova Suprema: l’eroe tocca il fondo ed affronta la sua paura più grande, la possibilità di morire, il fallimento dell’impresa, la fine di un rapporto, dove si conclude definitivamente la sua vecchia personalità. Durante questo “momento nero”, l’eroe si trova davanti alla situazione peggiore che gli possa capitare. L’azione va verso un picco emozionante. L’eroe deve morire o essere sul punto di farlo, per poter rinascere e tornare cambiato. È il momento più profondo della discesa prima di risalire e quello cruciale della battaglia, in cui gli obiettivi sono a rischio. In genere c’è un rovescio di fortuna temporaneo. Dopo niente sarà più lo stesso. Tutto avviene sulla cima della montagna, nella zona profonda della caverna, nel cuore della foresta, nella parte riposta di una terra straniera, o nel posto più segreto dell’anima.
In Guerre stellari Luke finisce nella macchina trita-spazzatura, e viene salvato giusto in tempo.
In Balla coi lupi il protagonista si mette in gioco e scopre finalmente di essere diverso da prima quando respinge l’attacco dei Pawnee al campo Sioux e si esalta in una efficace difesa dei nuovi amici indiani.
In Ufficiale e gentiluomo l’aspirante pilota viene umiliato e costretto a ritirarsi, ma poi il superiore lo fa restare all’accademia.
In Apocalipse Now Willard porta a termine il suo compito uccidendo Kurtz, come in un rito sacrificale, e lascia il suo regno della follia. Il film si conclude con un finale aperto che non permette al protagonista di completare il suo viaggio: Willard non trae riconoscimenti dalla sua azione, ma solo dubbi e nuove angosce.
In Pomodori verdi fritti Evelyn, al parcheggio del supermercato, viene derisa da due giovani donne per il suo aspetto fisico. La sua reazione è tamponare la loro auto: un gesto di liberazione attraverso il quale Evelyn segnala il suo cambiamento definitivo, il rifiuto di essere calpestata e la volontà di farsi valere. Tornata a casa, distrugge con accanimento le pareti della sua abitazione.
9. La Ricompensa: l’eroe entra in possesso di ciò che stava cercando e può sentirsi realizzato, rendersi conto di ciò che è realmente. Conquista la spada e si impadronisce del tesoro, ma non ha ancora completato il viaggio. Finita la burrasca ci si misura, si diventa consapevoli della propria forza, raggiungendo il rispetto di sé. La ricompensa, comunque, non sempre viene data, e anche se già si è pagato per averla, a volte deve essere presa: l’elisir, l’iniziazione, il nuovo nome, il nuovo punto di vista sulle cose, la conoscenza, la chiaroveggenza, la realizzazione di sé, la sposa. A volte ci si rende conto anche di quanto si è stati stupidi o testardi, di quanto si è rischiato più del necessario. E c’è comunque una rivelazione, un riconoscimento, un’epifania. Tuttavia ci possono anche essere distorsioni da parte di eroi che hanno sottovalutato lo scontro o sopravvalutato se stessi.
In Balla coi Lupi il tenente bianco, diventato ormai un indiano a tutti gli effetti, sposa la bellissima sioux Alzata con Pugno.
In Guerre stellari Luke ha recuperato la Principessa ed i piani.
In Pomodori verdi fritti Evelyn comincia una dieta e si mette a praticare sport. La sua amicizia con Ninny si consacra attraverso la preparazione, per il compleanno della simpatica anziana, dei pomodori verdi fritti, specialità del Whistle Stop Café. Il marito le regala i suoi fiori preferiti: la sua vita sta acquisendo un nuovo volto.
Le tappe del Ritorno
10. La Via del Ritorno: questa fase mette in evidenza la decisione di tornare al mondo ordinario, non senza affrontare nuovi pericoli, tentazioni e prove. L’eroe non è ancora fuori dalla “foresta”. La sfida per lui è prendere ciò che ha imparato ed integrarlo nella sua vita quotidiana. Si avverte un bisogno del ritorno, ma ci si arriva trasformati. Spesso il protagonista deve superare gli ultimi ostacoli e scappare dall’antagonista. Nei film action questa fase è costituita da una scena d’inseguimento.
In Guerre stellari il terribile Darth Vader sta alle calcagna di Luke e dei suoi compagni che vogliono far saltare in aria il Pianeta Ribelle.
In Pomodori verdi fritti Evelyn non trova più Ninny nella casa di riposo e, per un banale equivoco, crede che sia morta. In realtà, è solo tornata a casa, inconsapevole che la sua casa è stata abbattuta.
11. La Resurrezione: l’eroe è purificato in un’ultima prova prima di tornare al mondo ordinario. È il culmine, una sorta di esame per testare se si è imparata la lezione. L’adattamento al ritorno a volte prende la forma di un’ulteriore sfida. Gli alleati incontrati dopo la prima soglia possono intervenire per salvarlo dal pericolo. Spesso il protagonista arreca il colpo del ko all’avversario e conquista l’oggetto del desiderio giocando il tutto per tutto. A volte si risvegliano i falsi pretendenti, che vogliono approfittare delle sue conquiste per farle proprie e rubargli il premio. La resurrezione è anche il momento della catarsi, dove si porta il materiale emozionale in superficie, facendo sì che la consapevolezza dell’eroe diventi anche quella dello spettatore della storia. Qui l’eroe mostra le carte che ha in mano. Deve dimostrare che la sua vecchia personalità è morta e che la nuova identità è immune dalle tentazioni di cui prima era prigioniero. E’ diventato più forte e maturo, ed ha acquisito nuove facoltà.
In Air Force One Harrison Ford lotta contro il cattivo, Gary Oldman, a bordo di un aereo che sta precipitando.
In Billy Eliot un adolescente si sottopone all’audizione di una scuola di ballo e viene incalzato dal fuoco di fila di domande della commissione esaminatrice.
Ne Il padrino Pacino dimostra di essere diventato un vero boss e sconfigge le famiglie avversarie facendole uccidere una per una durante il battesimo del nipote. In chiesa giura contro Satana mentre i suoi killer fanno una mattanza.
12. Ritorno con l’Elisir: l’eroe conquista il tesoro, ma anche l’amore, la libertà, la saggezza e nuove conoscenze. Ritorna nel proprio mondo definitivamente cambiato, portandosi dietro qualche dono da usare, l’esperienza raggiunta o una lezione morale ottenuta nel mondo straordinario. Il vecchio sé è morto e il nuovo io è immune da tentazioni. Un’eventuale punizione dovrebbe essere adeguata al crimine ed avere la qualità della giustizia poetica, così come il premio sarà proporzionato al sacrificio. Insomma la conclusione bilancia equamente la storia.
Ne I soliti ignoti Gassman capisce che è inutile sognare il grande colpo e pensa ad una vita semplice in compagnia di una bella servetta e con un lavoro onesto che lo sfami.
In Guerre stellari Luke ha distrutto la Death Star ed è sopravvissuto. Il vero premio per lui è l’amore della Principessa ed il mondo nuovo che ha contribuito a creare.
In Gran Torino, dopo che il vecchio Eastwood è morto, la lettura del testamento esplicita le sue ultime volontà: il defunto ha lasciato detto che i figli non riceveranno nulla in eredità e che la vecchia automobile a cui teneva tanto andrà al vicino di casa, Thao.    

 

  

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